Il cammino dei Briganti è un percorso ad anello di 100 km che parte da Sante Marie in provincia de l’Aquila.
Questo cammino percorre l’antica linea di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie, seguendo le orme dei fuorilegge di quell’epoca che percorrevano la zona a cavallo tra la Marsica in Abruzzo e il Cicolano nel Lazio.
Il Cammino dei Briganti si può percorrere in sette giorni ed è un cammino lungo quote medie (tra gli 800 e i 1300 m. di quota sul livello del mare.)
Il Cammino dei Briganti percorre le orme dei briganti della Banda di Cartore tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Essendo un percorso ad anello, il Cammino dei Briganti parte ed arriva a Sante Marie, vicino a Tagliacozzo in provincia de L’Aquila. (AQ).
Tappe del cammino dei Briganti
La prima tappa parte da Sante Marie, a 850 metri di altitudine, e si arriva a Santo Stefano, a 1.050 metri di altitudine, percorrendo 5,6 chilometri con un dislivello di 380 metri in salita e 160 metri in discesa. Si pernotta in un agriturismo che serve cucina tipica. Questa tappa è breve e permette di arrivare a Sante Marie in auto o in treno, in modo da immergersi gradualmente nello spirito del viaggio.
La seconda tappa va da Santo Stefano, a 1.050 metri di altitudine, fino a Valdevarri, a 1.020 metri di altitudine, e poi a Nesce, a 850 metri di altitudine, percorrendo 13,9 chilometri con un dislivello di 400 metri in salita e 625 metri in discesa. A Nesce si può dormire in un b&b o in un alloggio turistico. È anche possibile pernottare a Valdevarri in case private e gustare una cena casalinga in camere semplici. Si attraversa la Val de Varri, la valle meno turistica del viaggio, attraverso una strada asfaltata di recente. Dalla Val de Varri si arriva alla Valle del Salto passando sopra una piccola montagna. Qui il sentiero principale rimane in quota, mentre una variante scende al paese di Poggiovalle, che fu il luogo di provenienza di alcuni briganti famosi. Tuttavia, il percorso principale rimane sulla montagna con un bellissimo sentiero panoramico che porta direttamente a Nesce.
La terza tappa del cammino parte da Nesce, a 850 metri di altitudine, e si arriva a Cartore, a 944 metri di altitudine, passando per Villerose e Spedino, percorrendo 16,6 chilometri con un dislivello di 440 metri in salita e 330 metri in discesa. Si pernotta nel bellissimo borgo di Cartore, che offre camere con ristorante. Si cammina lungo il fiume Salto per un tratto e poi si passa sotto il monte Rose fino a Spedino. Da qui si percorre una strada sterrata fino a Cartore, che fu sede di una famosa banda di briganti. Esistono alcune varianti del percorso: una che passa per Grotti e offre la possibilità di dormire in un appartamento, una che passa per Torano e offre la possibilità di dormire in un ostello, e una che passa per Corvaro e richiede l’uso di una nuova guida e tracce GPS, poiché le strutture presenti non sono ancora collegate al Cammino.
La quarta tappa prevede un’escursione ad anello da Cartore al Lago della Duchessa, con due possibilità: un percorso più semplice di 12,3 chilometri e uno di 15 chilometri, adatto solo per escursionisti esperti a causa dei dislivelli più impegnativi. Entrambe le opzioni sono descritte in dettaglio nel libro. Inoltre, c’è una terza possibilità, non descritta nella guida, che consiste in una variante fuori dal Cammino, salendo sul monte Velino (2489 m), pernottando al Rifugio Sebastiani e tornando da un altro sentiero a Santa Maria in Valle in due giorni di cammino. Si tratta di una variante estiva adatta solo a camminatori molto allenati e ben preparati a muoversi su sentieri difficili e poco segnati. Il terreno è di alta montagna, severo e aereo, quindi è necessario avere la mappa topografica del Monte Velino e seguire i sentieri con attenzione.
La quinta tappa va da Cartore, a 944 metri di altitudine, fino a Massa d’Albe, passando per Santa Maria in Valle Porclaneta e Rosciolo, percorrendo 15 chilometri con un dislivello di 500 metri in salita e 600 metri in discesa. Si pernotta in un b&b. Si risale al Passo Le Forche, sotto il Monte Velino, e si scende a Santa Maria in Valle Porclaneta, dove si può ammirare una magnifica chiesa romanica del X secolo. Poi si prosegue fino al caratteristico borgo medievale di Rosciolo, ideale per fare tappa e rilassarsi in strutture e ristoranti accoglienti. Se si decide di proseguire, si entra in una bella gola in salita fino a ritornare sotto il Monte Velino e poi giù fino a Massa d’Albe.
La sesta tappa parte da Massa d’Albe, a 880 metri di altitudine, e si arriva alla località Le Crete, a 770 metri di altitudine, percorrendo 19 chilometri (più un giro facoltativo di 3 chilometri ad Alba Fucens) con un dislivello di 350 metri in salita e 450 metri in discesa. Si pernotta in un b&b in una casa isolata, in quanto non si passa per nessun paese. Si sale ad Alba Fucens, che merita una visita, e poi si scende a Magliano de’ Marsi, il paese più grande e fornito del cammino. Si prosegue per Scurcola (o, con la variante, per Sorbo), fino alla località Le Crete, dove si trova il b&b Casale Le Crete e l’agricampeggio Gargano.
La settima e ultima tappa parte dalla località Le Crete e si arriva a Sante Marie, percorrendo 21 chilometri con un dislivello di 570 metri in salita e 480 metri in discesa. Si cammina su panoramici stradelli sterrati fino a San Donato, si sale ai ruderi di un antico castello, si scende a Scanzano e poi a Tubione e Sante Marie, percorrendo stradelli e sentieri. Alla fine del cammino, si può ritirare il proprio attestato.