L’intero percorso, chiamato Cammino delle Stelle per un abbraccio ideale con il luogo di sepoltura dell’Apostolo e perché si snoda per lunghi tratti sulle montagne più alte della Sicilia a contatto con il cielo, ha un riferimento storico preciso: il collegamento tra Collesano e Galati Mamertino per mezzo del nobile collesanese Pietro Lo Squilio che fu barone di Galati dal 1628 al 1640 e a questa comunità donò il reliquiario di San Giacomo, tuttora in uso, dando un forte impulso allo sviluppo del culto verso il Santo.
Il cammino si estende lungo storiche vie descritte da antichi geografi (es. Idrisi) e utilizzate anche dal Gran Conte Ruggero (valicò i Nebrodi lungo la via bizantina di Mangalaviti. Ricostruzione del Malaterra).
Il Cammino delle Stelle comprende i comuni di Galati Mamertino, Capizzi, Geraci Siculo e Gratteri in cui San Giacomo è il patrono o protettore e viene onorato con solenni festeggiamenti e Collesano, ove si trova una chiesa dedicata all’Apostolo ed altre opere d’arti raffiguranti il Santo, sede di storiche e partecipate manifestazioni devozionali, purtroppo non più in uso.
Lungo il cammino, a riprova della diffusione capillare del culto jacopeo, si attraversano territori con chiese (Gangi e Nicosia) e luoghi sacri dedicati a San Giacomo (Nicosia, Isnello).
Il Cammino delle Stelle lungo circa 150 km è percorribile in 6 giorni per persone normalmente allenate e si caratterizza per il passaggio all’interno di paesi facenti parte dell’associazione nazionale dei Borghi più Belli d’Italia (Gangi, Geraci Siculo e Sperlinga) e per gli incantevoli paesaggi naturalistici sospesi fra l’Etna, le Madonie, i Nebrodi e il mare con l’orizzonte che si perde sulle Isole Eolie. Il cammino sarà, per chi vorrà intraprenderlo, un’esperienza di ricerca personale, ma anche un viaggio in luoghi incontaminati, dalle bellezze naturali ancora da scoprire, oltre che depositari di sacro e misticismo.